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Il museo d’Arte Sacra delle Valli Borbera e Spinti è stato inaugurato dal Vescovo S.E. Mons. Martino Canessa nel 2009. Ospitato nel palazzo Spinola di Rocchetta Ligure, dimora signorile voluta da Napoleone IV Spinola attorno alla metà del XVII secolo, il museo si trova al piano nobile, in due delle quattro sale che si affacciano sul salone centrale. La mancanza di tutela di alcune aree diocesane, prive di parroco residente in loco, ha reso necessario progettare l’apertura di una collezione permanente nella Valle. Un museo di arredi sacri, rispetto a collezioni museali di altro genere, ha un valore aggiunto: il fatto che l’arte sia ancora a servizio della fede e che il valore educativo connaturato all’istituzione museo si rivolga principalmente a ricostruire l’identità di una comunità di fedeli che commissionò e usò nella liturgia le opere esposte.
L’opera d’arte in museo, comunque decontestualizzata dal proprio ambiente, è legata da un filo rosso agli altri oggetti esposti e mentalmente, fuori dal museo, alle parrocchie di appartenenza. Le opere esposte sono di provenienza, cronologia e ambito differenti, ma tutte appartenenti agli edifici ecclesiastici delle Valli Borbera e Spinti. In particolare la collezione raccoglie un significativo gruppo di oggetti provenienti dalla parrocchiale di Borgo Adorno, depositati negli anni Settanta del Novecento nel Castello, per motivi di sicurezza. Opera particolarmente significativa è il trittico con Sant’Andrea Apostolo tra i Santi Sebastiano e Rocco di Giovanni Burattino (1604) proveniente dalla chiesa parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo di Agneto, frazione di Carrega Ligure. Paramenti, argenti ed oggetti liturgici arricchiscono un percorso museale dove il visitatore è guidato sia dai pannelli didattici, sia dalla guida dei volontari diocesani che prestano il loro servizio per la valorizzazione di un patrimonio culturale condiviso e sentito tutt’oggi dalla Valle a cui appartiene.
Ingresso con offerta libera