“Quando mio papà, Franco Giani, ha avuto l’idea di creare la Corte di Brignano Salamificio Artigianale, forse in tanti hanno pensato fosse un’idea folle. Forse a volte anche io e mia mamma abbiamo avuto qualche dubbio. Sapete com’è, creare un’azienda nei primi anni 2000 in Val Curone poteva essere veramente un grosso rischio… ma poi abbiamo ascoltato i suoi ricordi, quelli di quando da bambino, a dicembre, nelle giornate più fredde Pipino e Bruno “facevano su il maiale”. Mondavano la carne con cura, utilizzando già allora tutte la parti Nobili del maiale: coppa, prosciutto, culatello, spalle, pancetta per realizzare il salame di casa Giani. Proseguivano macinandola e conciandola solo con vino rosso delle vigne del nonno, aglio fresco, sale e pepe in grani. L’insaccatura in budello naturale e la legatura esclusivamente a mano. A questo punto cominciava la stagionatura, il livello più difficile: lenta, rigorosa, fatta di stufe accese oppure di una pentola d’acqua sulle stesse per creare più umidità. Si apriva la finestra a nord della cantina per avere più aria fresca e si correva a chiuderla se soffiava il “marino”. Poi tutti i salami una volta spazzolati venivano trasferiti nella cantina di Brignano. Esatto, proprio quella in cui ancora oggi stagioniamo il Salame Nobile di Brignano. A pensarci bene, i ricordi che mio papà raccontava sono anche i miei! Per passione lui ha creato la Corte di Brignano, per passione io e la mia mamma la stiamo portando avanti ancora oggi senza indugi e cercando di migliorare giorno dopo giorno. Perché come diceva il mio grande papà: cosa è cambiato da allora? La risposta è sempre la stessa: NULLA!!!”
La Corte di Brignano non è solo laboratorio di produzione e cantine naturali per la stagionatura, ma all’interno della struttura è presente un grazioso negozio che fa da vetrina non solo al Salame Nobile, ma anche a tutti prodotti della Val Curone, come il Montebore, le Pesche di Volpedo, il Timorasso… oltre ad alcune eccellenze gastronomiche delle vicine Lombardia, Emilia e Liguria.