Si trova nel nostro territorio una delle più importanti aree archeologiche del Nord Italia, l’antica città di romana di Libarna, nata nel II secolo a.C. lungo la via Postumia, la strada che collegava Genova e Aquileia.
Ideale punto di partenza per un altro itinerario alla scoperta di queste zone, il giro soddisferà non solo gli appassionati di storia e architettura, che possono spaziare dagli scavi archeologici al maestoso Forte di Gavi, ma non deluderà anche gli enoturisti, perché qui ha origine l’altro gioiello bianco di queste zone, omonimo del paese su cui domina la fortezza. Risultato di un vitigno che affonda le radici nel tufo marino e respira l’aria dell’Appennino, il Gavi ha origini antichissime, ma solo negli ultimi venticinque anni ha conquistato DOCG e fama internazionale. Fu l’aristocrazia ligure a eleggere quest’uva “bacca di corte”, da cui il nome di Cortese, e da allora ne diffuse la coltura, per creare un elegante bianco degno di accompagnare i piatti dei signori di Genova a base di pesce, carni magre e verdure, che ancora caratterizzano la cucina di questi luoghi.
La visita delle colline alterna paesaggi vitati a eleganti dimore, moltissime, che ricordano al viaggiatore quanto queste zone piacessero ai nobili liguri tanto da renderle meta della loro villeggiatura estiva. Il cuore genovese di questa porzione di QuartoPiemonte emerge chiaramente nei “palazzi picti” della bella Via Girardengo di Novi Ligure, e nelle tradizioni culinarie, a partire dalla straordinaria farinata di ceci, preparazione di origine contadina che insieme alla focaccia gareggia per bontà con quelle di Genova. Il cioccolato invece, con i suoi incredibili gianduiotti, cremini e nocciolati, allude all’anima piemontese di questa graziosa città. E in questo caso la gara è davvero impegnativa: Crema Novi o Nutella? Agli impavidi viaggiatori l’ardua sentenza.
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