Fernando Sironi amava viaggiare ed era sempre alla ricerca della bellezza e di nuove conoscenze.
Tornava a casa con le valigie piene ricche di oggetti preziosi, o semplicemente esotici e stravaganti: stoffe, tappeti, incensi, statue di idoli, gli amati Buddha in pose tranquille che sarebbero vissuti tra le sue cose. E soprattutto, al ritorno da un lungo viaggio, portava con sé tante storie affascinanti. Nelle brevi soste a Tortona prediligeva l’avvolgente comodità di questa Suite, dove proseguiva ad immaginare e programmare nuovi viaggi come un novello Ulisse.
“Itaca t’ha donato il bel viaggio.
Senza di lei non ti mettevi in via”. (Costantino Kavafis)